
Una ‘Guida’ per riconoscere e ‘smontare’ gli stereotipi di genere
La nota stampa del Consiglio nazionale delle ricerche per la pubblicazione della Guida “Gli stereotipi di genere. Riconoscerli per abbatterli” a cura del gruppo CNR-IRPPS Mutamenti Sociali, Valutazione e Metodi (MUSA):
Oltre la metà dei bambini e delle bambine delle scuole primarie ÃĻ convinta che nella vita uomo e donna abbiano ruoli sociali distinti: i primi di potere e comando, le seconde di cura e accudimento (adesione medio-alta al ruolo stereotipato maschile, 58,6%; femminile, 52,9%). Tra gli adolescenti italiani, e quindi al crescere dellâetà e dellâesposizione ad ambienti di socializzazione secondaria extrafamiliari, le idee sessiste inoculate dagli stereotipi di genere si indeboliscono solamente, in particolare tra le ragazze (adesione medio-alta al ruolo stereotipato maschile, 28,3%; femminile, 30,8%). Sono i dati rilevati dal gruppo Mutamenti Sociali, Valutazione e Metodi (MUSA) dellâIstituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps), che ha prodotto una Guida: âGli stereotipi di genereâ per insegnare ai giovani, genitori e insegnanti a decostruirli.
A semplici domande, come ad esempio: âCosâÃĻ uno stereotipo? âQuali sono i ruoli di genere?â, âCome li assumiamo?â, âDi cosa si alimentano?â, âQuali gli effetti?â, âQuando abbatterli?â, corrispondono risposte brevi e chiare, elaborate dagli esperti.
La Guida, spiega Antonio Tintori, ricercatore Cnr-Irpps e coordinatore del team MUSA, ÃĻ nata per soddisfare le richieste arrivate da tantissime scuole di ogni ordine e grado dâItalia: avere uno strumento in piÃđ per sensibilizzare ed educare le nuove generazioni al superamento di stereotipie che, anche in maniera subdola, possono condizionare le scelte di vita di bambini e adolescenti.
âMoltissimi adolescenti italiani approvano esplicitamente la violenza e la discriminazione: 2 su 10 si dichiarano apertamente omofobi e 1 su 10 sono razzisti e sessistiâ, spiega Antonio Tintori. âIn piÃđ, circa 3 su 10 non sono in grado di riconoscere come violenti atti quali insulti, costrizioni, minacce, al pari di come non riescono a riconoscere uno stereotipo di genere, che ÃĻ la principale forma di condizionamento sociale che âcontraiamoâ nei primissimi anni di vita, prevalentemente in famiglia. Ã questo, infatti, il luogo primario di riproduzione delle disuguaglianze sociali, sebbene gli adulti, solitamente, non siano nemmeno coscienti di essere i primi agenti di trasmissione di tale potentissimo condizionamento sociale, che ÃĻ allâorigine delle tante asimmetrie tra uomo e donna in ambito privato, familiare, lavorativo, economico, nonchÃĐ causa di violenzaâ.
Puntare sui piÃđ piccoli, con la positiva complicità di genitori e docenti scolastici, ÃĻ la strada da percorrere se vogliamo realmente far crescere gli adulti di domani con spirito critico e libera capacità di analisi e giudizio. Infatti, âGli stereotipi di genere si riproducono per mezzo di una âsocializzazione binariaâ, di modelli educativi distinti per maschi e femmine; si alimentano di simbolismi sociali di larga diffusione, che sono elementi apparentemente innocui ma in realtà determinano il radicamento precoce degli omonimi ruoli: i colori (rosa e celeste), i giochi (le armi e le bambole), i falsi miti (il principe azzurro e la principessa da salvare), gli sport distinti (il calcio e la danza). Tali simboli sono sparsi ovunque, dal linguaggio (maschile sovraesteso) ai cartoni animati, dai contenuti mediatici ai libri di testo scolastici, ai giochi, alle narrazioniâ, conclude Tintori.
Oltre alla Guida, il progetto MUSA ha prodotto il video spot âDifferenze di genere alle radici dei ruoli socialiâ, realizzato in collaborazione con la Web TV del CNR.
La scheda
Chi: Gruppo di ricerca Mutamenti Sociali, Valutazione e Metodi (MUSA) dellâIstituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps)
Che cosa: Guida alla decostruzione degli stereotipi di genere âStereotipi di genere. Riconoscerli per abbatterliâ e video spot âDifferenze di genere alle radici dei ruoli socialiâ.
Per informazioni: Antonio Tintori, Cnr-Irpps, tel. 06.492724296, cell. 338.3628178, e-mail: antonio.tintori@cnr.it
– Tintori A., Cerbara L, Ciancimino G. (2023). Lo stato dellâadolescenza 2023. Indagine nazionale su atteggiamenti e comportamenti di studentesse e studenti di scuole pubbliche secondarie di secondo grado. CNR-IRPPS Working papers, n. 135;
– Cerbara L., Ciancimino G., Tintori A. (2022). Are We Still a Sexist Society? Primary Socialisation and Adherence to Gender Roles in Childhood. International Journal of Environmental Research and Public Health; 19(6), 3408; https://doi.org/10.3390/ijerph19063408.
Per informazioni:
Antonio Tintori
CNR- Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali
antonio.tintori@cnr.it
Ufficio stampa:
Sandra Fiore
Cnr – Unità Stampa
sandra.fiore@cnr.it
Responsabile Unità Ufficio stampa:
Emanuele Guerrini
emanuele.guerrini@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383
Vedi anche: