Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali

La sociologia emancipativa e i gruppi di cittadini in dissenso sulle politiche urbane: una relazione bidirezionale

Cristina Antonucci ha contribuito con un suo pezzo al saggio dal titolo: Scienze sociali ed emancipazione, pubblicato nella collana Ricerca edita da Genova University Press.

“Il rapporto tra teoria sociale emancipativa e i gruppi di dissenso che nelle città si organizzano e attivano nei confronti di decisioni collettive e politiche urbane si qualifica come una strada a due vie. Da un lato, il ruolo del ricercatore sociale dà la sua struttura alla discorsività dei gruppi, basandosi sulla lettura dell’azione sociale portata avanti da essi; dall’altro, l’azione degli attivisti del dissenso pone una serie di questioni e di verifiche all’impostazione teorica che il ricercatore sociale ha formulato rispetto al tema e ai formati di azione necessari per il relativo sviluppo. Si tratta di un formato di ricerca partecipativa, con osservazioni, interviste e partecipazione ad incontri pubblici, particolarmente rilevante, per la sua bidirezionalità, e autenticamente in grado di portare luce e dibattito pubblico sul tema del dissenso rispetto alle politiche urbane, decise prevalentemente nella cornice dei regimi urbani delineati da Stone. Grazie alla capacità di indagine sociologica su questi fermenti del sociale, le pratiche di tali realtà sociali, spesso stigmatizzate da formule come NIMBY, vengono restituite ad una genesi, ad una processualità e rese ad una capacità propositiva e relazionale, offrendo una occasione di empowerment. In questo senso, mediante una complessiva legittimazione e visibilizzazione di tali ambiti, la ricerca sociologica sul dissenso urbano si qualifica come emancipatoria, e non meramente descrittiva, di un settore di relazioni sociali spesso poco analizzato.”

Antonucci