Bilancio di genere e Piano per la parità di genere per la Regione Autonoma della Sardegna
A partire dal primo gennaio 2023, per 12 mesi, il gruppo Società della conoscenza è impegnato nella redazione del Bilancio di genere (BdG) e del Piano per la parità di genere (Gendere equality plan, GEP) della Regione Sardegna.
Mentre il primo – BdG – è un documento che restituisce una fotografia della situazione esistente all’interno di una organizzazione a livello di genere, il secondo – GEP – è un documento programmatico delle organizzazioni in cui vengono formalizzate le azioni strategiche (pianificate, finanziate, implementate, monitorate e valutate) volte a raggiungere la parità in questo campo.
Bilancio di genere
Nell’ambito delle attività di redazione del Bilancio di Genere della Regione Sardegna, si prevede di realizzare le seguenti attività:
a. Raccolta dati e analisi delle anagrafiche del personale dipendente e non strutturato della Regione Sardegna nelle sue due componenti: la struttura organizzativa dell’Amministrazione regionale e il Sistema Regione (Enti e Agenzie);
b. Rilevamento dello storico negli ultimi 10 anni della presenza di donne tra il personale dipendente e non strutturato della Regione;
c. Struttura per età, genere e livello del livello dirigenziale e personale dipendente e non strutturato della Regione;
d. La distribuzione di uomini e donne nei profili professionali della Regione Sardegna, nelle strutture di Amministrazione regionale e Sistema Regione;
e. Individuazione dei seguenti indicatori: rapporto di femminilità, glass ceiling index;
f. Individuazione della distribuzione per genere dei diversi rapporti di impiego (TI, TD, collaborazioni);
g. Ricorso a formati di conciliazione vita-lavoro (es. part-time, lavoro agile, telelavoro, misure di welfare aziendale) per genere;
h. Rilevazione del tasso di assenza per grandi gruppi (malattia, motivi familiari, permessi, motivi personali, altri motivi) per genere.
Piano per la parità di genere
Proprio per la sua natura programmatica il Piano per la parità di genere si presta per una fase di raccolta di input e indicazioni da parte dei principali stakeholder dell’organizzazione che realizza il piano.
In un’ottica istituzionale, il piano di genere di una Regione potrebbe essere basato su azioni, misure e interventi definiti nell’ambito di 5 aree tematiche:
1. Elaborare e procedere alla raccolta e all’aggiornamento dei dati di genere della Regione;
2. Erogare attività di informazione, formazione, sensibilizzazione sulle pari opportunità di genere nel contesto lavorativo;
3. Lavorare per la prevenzione e contrasto di molestie e violenza di genere;
4. Adottare misure per l’incremento della parità di genere nei vertici decisionali, nelle fasi di reclutamento e carriera professionale del personale, nelle commissioni di concorso, nelle attività di comunicazione della Regione.
5. Assumere misure per la conciliazione vita-lavoro e per il benessere organizzativo del personale regionale, anche attraverso apposite misure di welfare integrativo (asili nido in sede o in convenzione, CRAL, polizze sanitarie integrative con pacchetti basati sulla salute di genere).
Partecipanti:
Lucio Pisacane, Nicolò Marchesini, Maria Cristina Antonucci