Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali

Presentazione del libro “Le classi sociali in Italia oggi”

MartedÃŽ 21 gennaio 2025 – h. 11.30

Sala Misiti – CNR-IRPPS, via Palestro 32, Roma

Link diretta Teams (Passcode: Z8ie9bm2)

Pier Giorgio Ardeni ÃĻ professore di Economia politica e dello sviluppo all’Università di Bologna. 

(Scheda libro e autore) Le classi sociali in Italia oggi (Editori Laterza), descrive le differenze sociali che permangono forti e nette In Italia, dove limitano la mobilità sociale, l’accesso all’istruzione, le possibilità e le opportunità. Certo, le classi non sono piÃđ quelle di un tempo perchÃĐ sono mutate le professioni e gli stili di vita, ma esistono ancora, dopo che ci avevano convinto che in questa nostra società ‘liquida’ si fossero dissolte.
Queste pagine, seguendo passo passo come si ÃĻ evoluta la struttura di classe in Italia e quantificando il peso dei vari strati e ceti nel mutare delle loro caratteristiche e composizione, vogliono mostrare come alle disuguaglianze nella distribuzione del reddito corrispondano differenze nella professione e nel titolo di studio e come la struttura sociale influisca ancora sui rapporti di potere. Il peso relativo delle classi ÃĻ variato e con esso il loro peso ‘politico’, nei canali della rappresentanza. Un libro che vuole dimostrare come le classi esistano ancora, eccome, ed ÃĻ da queste che bisogna ripartire per ripensare la crisi della democrazia e della rappresentanza.

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Illicit labour and the global photovoltaic industry

Lavoro illecito e industria fotovoltaica (ERC)

Finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), il progetto Illicit Labour coinvolge un consorzio internazionale composto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Queen Mary University of London. Il progetto, coordinato dal Dr Carlo Inverardi-Ferri, introduce uno studio sui collegamenti tra la mitigazione dei cambiamenti climatici e le economie illecite, e le relative implicazioni per la governance ecologica. Indaga le reti di produzione dell’industria fotovoltaica per rivelare gli aspetti oscuri del settore dell’energia verde in diversi siti geografici (Cina, Ghana e India). In questo modo, avanza nuove prospettive teoriche su rischio, vulnerabilità e mitigazione, considerando l’interazione tra il settore dell’energia verde e l’economia illecita.

La ricerca si concentra su diverse domande fondamentali:

  • Come spieghiamo i processi economici, politici e culturali che collegano il lavoro illecito e la governance ecologica?
  • Quali regimi lavorativi nei processi di estrazione e produzione sostengono la produzione di pannelli solari?
  • Come funzionano i mercati energetici informali?
  • Quali sfide sociali ed ambientali emergono dalla fine del ciclo di vita dei moduli fotovoltaici?
  • E, infine, come puÃē questa analisi rivelare nuovi modi per fornire energia pulita ed accessibile per tutti?

La mitigazione dei cambiamenti climatici e il lavoro illecito sono due sfide significative dei tempi moderni, la cui interconnessione suscita crescenti preoccupazioni per la società, come l’insicurezza energetica, la produzione di rifiuti tossici e lo sfruttamento del lavoro. Tuttavia, questa relazione ha sorprendentemente ricevuto limitata attenzione sistematica negli studi sul lavoro. Attraverso un’analisi dell’industria fotovoltaica, un settore di rilevanza per la mitigazione dei cambiamenti climatici, “Illicit Labour” getta luce su quegli attori, pratiche e processi che operano nell’ombra dello sviluppo sostenibile.

Partecipanti IRPPS

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Carlo Inverardi Ferri

Carlo Inverardi-Ferri

Primo Ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS).

Roma

carlo.inverardiferri@cnr.it

Informazioni

Carlo Inverardi-Ferri ÃĻ un geografo il cui lavoro si colloca all’intersezione tra geografia economica e ecologia politica. La sua ricerca si concentra sulla comprensione del ruolo che i sistemi di produzione svolgono nell’economia mondiale e le relative questioni sociali ed ecologiche. Questa agenda ÃĻ portata avanti attraverso la ricerca in diverse aree teoriche ed empiriche. Negli ultimi anni, Carlo ha partecipato a progetti di ricerca sulle trasformazioni socio-ecologiche in Asia orientale, in particolare in Cina. Oltre al CNR, Carlo ÃĻ docente di Geografia Economica presso la Queen Mary University di Londra. È anche editore di Territory, Politics, Governance e un membro del comitato del Gruppo di Ricerca in Geografia Economica della Royal Geographical Society with IBG.

Carlo ha ottenuto un Dottorato di Ricerca in Geography and the Environment presso l’Università di Oxford; ha conseguito un MPhil in Scienze Sociali e una laurea in Studi Cinesi presso l’Inalco di Parigi; e una laurea in Informatica Umanistica presso l’Università di Pisa. Carlo ha lavorato come docente presso l’Università di Friburgo e come ricercatore post-dottorale presso l’Università Nazionale di Singapore. Ha anche avuto fellowship presso la Peking University, la National Taiwan University e l’Efeo. I meriti del suo lavoro sono stati verificati da diverse istituzioni, che hanno assegnato finanziamenti, piÃđ di recente dalla British Academy e dallo European Research Council. Attraverso finanziamenti personali e revisioni interne, Carlo ha contribuito a ottenere oltre 2,6 milioni di euro in fondi di ricerca. Attualmente guida un ERC Starting Grant (1,5 milioni di euro), Illicit Labour.

Un tema chiave nella sua ricerca si concentra su ‘ecologia e produzione globale’ e si chiede come comprendiamo il ruolo della natura nei processi economici. Questo tema di ricerca coinvolge la letteratura sulle reti di produzione globali ed estende prospettive teoriche che concepiscono questi sistemi economici considerando i loro rischi ecologici ed effetti distributivi. Basandosi sul suo ERC starting grant, questo lavoro esamina i collegamenti tra la mitigazione dei cambiamenti climatici e le economie illecite e le relative implicazioni per la governance ecologica. Attraverso un’analisi dell’industria fotovoltaica globale, un settore significativo per la mitigazione dei cambiamenti climatici, questo progetto mira a i) mettere in luce quegli attori, pratiche e processi che operano all’ombra dello “sviluppo sostenibile” e ii) avanzare nuove prospettive teoriche su rischi ecologici, vulnerabilità e mitigazione.

Nel corso degli anni, il suo lavoro ÃĻ apparso su riviste internazionali, tra cui Economic Geography, Progress in Human Geography e Transactions of the Institute of British Geographers.

Pubblicazioni principali

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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo la fine della guerra fredda: suo ruolo e proposte di modifica

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo la fine della guerra fredda: suo ruolo e proposte di modifica

Il Consiglio di Sicurezza (CdS) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ÃĻ un organo essenziale per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Nonostante le molte proposte di riforma dell’ONU e, in primo luogo, del CdS, la sua composizione e la sua funzione sono rimaste immutate (a parte l’allargamento dei membri eletti nel 1963) sin dalla sua istituzione. Questa stasi formale, tuttavia, non significa che ci siano state modifiche nella prassi. In che misura l’organo ha risposto in maniera adeguata ai molti cambiamenti sociali, economici, politici e geopolitici che si sono sviluppati nel corso dei decenni?

Il presente progetto di ricerca, svolto in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unità di Analisi e di Programmazione Statistica e Documentazione Storica, si propone di rispondere alle seguenti domande di ricerca relative alla riforma del sistema delle Nazioni Unite (ONU) e, in particolare, al Consiglio di Sicurezza (CdS):

  1. In quali circostanze storiche il CdS ÃĻ riuscito a svolgere la sua funzione principale e, al di là del generale contesto geo-politico, quali sono gli aspetti che hanno condotto a casi di maggior e minor successo?
  2. Quali sono, come sono state introdotte e giustificate, le evoluzioni nella prassi del funzionamento del CdS?
  3. Quali sono stati i fattori che hanno influenzato l’elezione dei 10 membri non permanenti del CdS?
  4. Qual ÃĻ stato il razionale delle proposte avanzate dagli stati di riforma istituzionale del CdS?
  5. Quali sono le proposte di riforma avanzate da attori indipendenti, incluse le organizzazioni non governative e il mondo accademico negli ultimi decenni?
  6. Come mai, nonostante le tante proposte avanzate, non ÃĻ stato raggiunto un accordo su larga scala per la riforma del CdS?
  7. È possibile sviluppare una proposta di riforma del CdS che sia al contempo realistica ed attuabile superando gli ostacoli politici, istituzionali e legali?

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MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile

MICS - Made in Italy Circolare e Sostenibile

L’Irpps-Cnr partecipa al Partenariato MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), Spoke 7 “Modelli di business innovativi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari”.

Lo Spoke ÃĻ coordinato dalla Professoressa Ilaria Giannoccaro. L’Istituto, tramite Daniele Archibugi e Azzurra Malgieri e con la collaborazione di Viviana D’Angelo, partecipa al Progetto 7.02, coordinato dal Professor Filippo Visintin, 7.02 RESTART – REsilient, SusTainable and circulAr leatheR and Textile supply chains.

I compiti dell’Istituto includono l’individuazione delle tecnologie pertinenti per i settori del Made in Italy presi in considerazione dal progetto, tramite una analisi della letteratura brevettuale. Si tratta di verificare quali sono i settori emergenti e dove sono geograficamente collocate le competenze tecnologiche necessarie per effettuare una ristrutturazione dei settori analizzati verso un’economia sostenibile e circolare.

Organizzazione del Progetto:

PROJECT LEADER
Filippo Visintin

PROPOSER
Università degli Studi di Firenze

PARTNER COINVOLTI
Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Bergamo, Consiglio Nazionale delle Ricerche

DATA INIZIO Gennaio 2023
DATA FINE Dicembre 2025

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IV Relazione sulla Ricerca e l’Innovazione in Italia

18 gennaio 2024 – h. 11.30

CNR Piazzale Aldo Moro 7 – Roma

   

 

Scarica il programma in pdf. 

Saluti istituzionali:
Maria Chiara Carrozza
, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Salvatore Capasso, Direttore del Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale

Presentazione dei contenuti della Relazione:

  • Il finanziamento competitivo della ricerca e sviluppo in Italia per le sfide sociali e tecnologiche
  • L’esperienza internazionale dei dottori di ricerca
  • La posizione dell’Italia nella attività brevettuale
  • Il trasferimento tecnologico alla frontiera della ricerca scientifica
  • Visioni di scienza e fiducia nei vaccini

Tavola Rotonda:

Nicoletta Amodio, Responsabile Industria e Innovazione, Confindustria e Membro del Consiglio di Amministrazione del CNR
Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia dei Lincei
Maria Savona, Professoressa di Economia dell’Innovazione, LUISS Università di Roma e Università del Sussex

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3 prospettive sulla Giornata mondiale della Popolazione

In occasione della Giornata mondiale della popolazione, abbiamo raccolto tre diversi punti di vista sullo studio della popolazione nel nostro Istituto.

Con Angela Paparusso, demografa all’interno del gruppo Popolazione e migrazioni, abbiamo parlato di invecchiamento demografico, modelli famigliari e migrazioni.
Con Patrizia Grifoni, ingegnera del gruppo Informatica sociale e Techology assessment, ci siamo soffermati sulle diverse implicazioni sociali nella diffusione delle tecnologie delle comunicazione e informazione (ICT).
A Daniele Archibugi, economista nel gruppo Globalizzazione, ricerca e innovazione, abbiamo chiesto del legame attuale tra dinamiche demografiche ed economia.

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Citi-Rights

CITI-RIGHTS

L’UE ÃĻ un esperimento politico unico anche perchÃĐ ha introdotto numerosi diritti individuali pur non avendo il potere coercitivo per applicarli. Eppure, grazie a dispositivi giuridici complessi e spesso troppo lenti, l’Unione Europea ÃĻ riuscita a modificare la legislazione dei paesi membri e ad ottenere che i diritti sanciti fossero applicati negli stati membri. Si tratta probabilmente del caso piÃđ marcato in cui i dispositivi giuridici e giudiziari sono riusciti ad influire sui comportamenti del potere esecutivo. Tuttavia, non sempre i cittadini europei sono consapevoli dei dispositivi offerti loro dalle istituzioni europee. Il Progetto ha lo scopo di contribuire a diffondere nei cittadini europei e nelle istituzioni della società civile la consapevolezza che le istituzioni europee possono proteggere i propri diritti. L’IRPPS svolge il coordinamento e sta elaborando diversi studi di caso in cui si mostra come gli individui, le organizzazioni non governative e le associazioni possono usare le istituzioni europee. Dal punto di vista normativo, il progetto identifica pure gli ostacoli presenti, mostrando quando e perchÃĐ le istituzioni comunitarie si dimostrano poco efficaci.

L’ambizione del Progetto ÃĻ giungere ad una tipologia di azioni e di soggetti che possano usufruire dei diritti sanciti e promossi dall’Unione Europea e dalle altre istituzioni (come, ad esempio, la Corte Europea dei Diritti Umani).
Il caso europeo ÃĻ unico nel senso che consente di difendere diritti tramite strumenti giudiziari e para-giudiziari pur senza disporre di un potere coercitivo di ultima istanza. Questo ÃĻ possibile grazie ad un reticolato di azioni svolte da diverse e decentrate autorità e soggetti politici.

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Innovation for global challenges in a connected world – (PRIN)

INNOVATION FOR GLOBAL CHALLENGES IN A CONNECTED WORLD – (PRIN)

PRIN – Progetti di Rilevante Interesse Nazionale, Ministero dell’Università e della Ricerca
Innovation for global challenges in a connected world: the role of local resources and socio-economic conditions (innovazione per le sfide global in un mondo connesso: il ruolo delle risorse locali e delle condizioni socio-economiche

Giugno 2020 – Dicembre 2023

Questo progetto mira a studiare il ruolo dell’innovazione e del cambiamento tecnologico nell’affrontare le principali sfide economiche e sociali di natura globale. In particolare affronta le condizioni per una nuova ricostruzione economica in un contesto mondiale caratterizzato da una crescente concorrenza e fragilità ambientale.

Il progetto cercherà di rispondere a domande di ricerca riguardanti alcune sfide che richiedono risposte innovative:

i) In che modo l’innovazione in nuove aree e settori potrebbe fornire una strategia praticabile per superare le recenti crisi economiche e garantire lo sviluppo economico. Esiste un nuovo potenziale paradigma tecno-economico e come possono prepararsi imprese le industrie e le nazioni?

ii) Qual ÃĻ l’impatto della diffusione internazionale delle tecnologie emergenti, incluse quelle verdi e digitali, nelle catene del valore globali? Come possono essere promossi questi collegamenti per ottenere risposte migliori sui cambiamenti climatici e altri importanti obiettivi socioeconomici?

iii) L’interazione tra tecnologie verdi e digitali nella transizione verso modalità di produzione sostenibili e piÃđ inclusive. Queste nuove tecnologie possono portare a una maggiore inclusione sociale?

iv) L’impatto del cambiamento tecnologico e della diffusione internazionale delle tecnologie nell’affrontare la sfida del cambiamento climatico e gli eventi estremi connessi. In che modo ÃĻ possibile affrontare e mitigare gli eventi avversi?

Daniele Archibugi, Rinaldo Evangelista, Vitantonio Mariella e Dante Sabatino, Irpps-Cnr e Andrea Filippetti Issirfa- Cnr
Cristiano Antonelli e Francesco Quatraro, Università di Torino
Valeria Costantini, Francesco Crespi e Antonio Vezzani, Università RomaTre
Giovanni Marin e Elena ViganÃē, Università di Urbino

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Globalizzazione, Ricerca e Innovazione

GLOBALIZZAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE

La parola globalizzazione ÃĻ diventata una delle piÃđ comunemente usate nelle scienze sociali. In che misura si tratta semplicemente di una moda o di un nuovo fenomeno economico, politico e sociale? Riprendendo le ricerche svolte dagli studiosi IRPPS negli ultimi anni, la Linea di ricerca affronta tre diversi aspetti della globalizzazione: nel’economia, nella tecnologia e nella politica. La globalizzazione economica ha prepotentemente invaso la vita quotidiana. Le nuove tecnologie dell’informazione sono probabilmente il fattore che hanno permesso e facilitato la globalizzazione nelle altre dimensioni economiche, sociali e culturali. Quali saranno le innovazioni che consentiranno di innestare lo sviluppo economica? In che misura la globalizzazione sta cambiando anche la vita politica? Le organizzazioni internazionali riescono oggi a governare i processi di cambiamento? Particolare attenzione sarà prestata alla possibilità di giungere ad una democratizzazione della globalizzazione tramite riforma delle organizzazioni internazionali.

â€Ē La Commessa ha attivamente partecipato alla Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia. Analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, Giugno 2018.

â€Ē Il Progetto sulla giustizia penale internazionale si ÃĻ concluso con la pubblicazione del volume Daniele Archibugi & Alice Pease, Delitto e castigo nella società globale. Crimini e processi internazionali(Castelvecchi, Roma, 2017), disponibile anche in inglese col titolo Crime and Global Justice. The Dynamics of International Punishment (Polity Press, Cambridge, 2018). Il volume ÃĻ stato presentato e discusso, tra l’altro, presso la Biblioteca del Senato, Roma (01.02.2018), l’University College London (27.02.2018), la London School of Economics and Political Science (28.02.2018), la City University of New York (09.04.2018), Birkbeck College, University of London (02.05.2018), la Luiss Università di Roma (17.05.2018).

â€Ē Il Progetto Citi-rights si ÃĻ concluso con la pubblicazione del volume Daniele Archibugi & Ali Emre Benli (a cura di), Claiming Citizenship Rights in Europe. Emerging Challenges and Political Agents (Routledge, London, 2018).

â€Ē La linea di ricerca sull’investimento in innovazione in Europa ha generato un Working Paper Investment in innovation for European recovery: a public policy priority di Daniele Archibugi, Andrea Filippetti e Marion Frenz 2018, (IRPPS Working papers 110/2018).

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