Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali

Welfare Post

Welfare Post

Welfare Post ÃĻ uno spazio per la ricerca e le politiche sociali che ospita professionalità, saperi e punti di vista diversi, che guarda al territorio per orientarsi, riflettere sul mondo che muta e aprirsi al cambiamento.

Uno strumento che sollecita la riflessione e il confronto di studiosi e ricercatori che vogliano contribuire ad amplificare i discorsi sul welfare, che richiama l’attenzione di chi ha la responsabilità delle scelte politiche e di chi ne ha titolarità attuativa a livello dirigenziale e operativo, nel pubblico e nel privato.

Tale spazio prova a sollecitare l’attenzione sulle problematiche sociali oltre le emergenze, in una prospettiva costruttiva e generativa del bene comune. In questa ottica Welfare post intende essere di ausilio per conoscere, analizzare e trattare i temi che riguardano le politiche sociali nazionali, con una specifica attenzione a quel che accade nel Mezzogiorno e nel territorio locale.

Responsabili delle linee editoriali: Anna Milione, Tiziana Tesauro.

Consulenza grafica: Alessandra Civica Webmaster: Luca Pianelli.

Read More

SUMMER SCHOOL IN EUROPEAN EDUCATION STUDIES

SUMMER SCHOOL IN EUROPEAN EDUCATION STUDIES

La Summer School in European Education Studies (SUSSES d’ora in poi) ÃĻ una scuola estiva di studi sui processi di europeizzazione dell’educazione aperta a 20 ricercatori emergenti di tutta Europa che intendano consolidare le loro competenze nello studio delle politiche educative, delle pratiche e dei risultati di ricerca nell’ambito dell’Unione Europea, assumendo la dimensione europea come il punto di vista privilegiato. SUSEES nasce da una sinergia tra EERA network 28 ‘Sociologia dell’educazione’ e un gruppo consolidato di ricercatori dell’educazione che concentra la sua attività di insegnamento e di ricerca sui processi di europeizzazione e sulle sfide della società della conoscenza che investono l’educazione.

Gli spazi europei dell’educazione appaiono sempre piÃđ indipendenti da stati-nazione, regioni, scuole, classi e luoghi. Allo stesso tempo, complessi assemblaggi di persone, tecnologie e politiche aprono prospettive inattese di ricomposizioni a livello globale e locale. Queste trasformazioni rappresentano una sfida importante per la produzione di conoscenza sull’educazione europea che sollecita anche la realizzazione di nuove iniziative di formazione per lo sviluppo di nuove competenze per rinnovare le categorie di lettura e le metodologie nella ricerca educativa.
SUSSES, intende contribuire al ripensamento della sociologia dell’educazione, esplorando le potenzialità del ‘mobility-turn’ in sociologia dell’educazione analizzando la costruzione delle arene educative europee, e gli effetti di questa costruzione in corso a livello nazionale e locale. E’ un‘iniziativa che tende a rinnovare il pensiero sociologico sull’educazione in Europa, un laboratorio per lo sviluppo del pensiero sociologico sulle nuove frontiere dell’europeizzazione nella ricerca educativa, lo spazio senza frontiere emergente della ricerca educativa europea.

Read More

Trame – Il teatro sociale e la formazione degli operatori socio-sanitari

Trame – Il teatro sociale e la formazione degli operatori socio-sanitari

Un metodo ideato da Tiziana Tesauro #CNRIRPPS e Francesco Campanile per la #formazione professionale di medici, infermieri e assistenti sociali in grado di sviluppare autoconsapevolezza, riflessività e intelligenza emotiva.

Un libro che si rivolge al mondo della formazione socio-sanitaria proponendo un caso studio che consente di riflettere su quanto possa essere proficua la collaborazione tra saperi e pratiche professionali diversi. https://bit.ly/3aKYBI9

Un podcast con l’autrice intervistata da Tiziana Tarsia per i #posdacstsociologici, interviste ad autori e autrici di testi sociologici recenti basati su ricerche empiriche originali.
https://bit.ly/3a36VE0

Un video della #CnrWebTv racconta la pratica, le testimonianze e le reazioni deli partecipanti; https://l.cnr.it/igan0

#sociologia #formazione #professionisanitarie #teatro #società #ricercasociale #terzosettore

Nato dall’incontro di una sociologa e di un attore e regista teatrale Trame ÃĻ un laboratorio/esperienziale pensato per la formazione professionale di quanti per mestiere si occupano della cura degli altri come medici, infermieri, assistenti sociali, nell’idea che queste professionalità, piÃđ di altre, possano essere esposte al rischio del naufragio esistenziale, soprattutto se svolgono la loro professione in contesti complessi che calpestano i vissuti e le rappresentazioni personali. Chi svolge una professione di cura entra necessariamente in contatto non solo con l’altro, ma piÃđ profondamente con se stesso e con il proprio progetto esistenziale ma, se nella pratica professionale manca la possibilità di lavorare sulle proprie possibilità esistenziali, ÃĻ probabile che mancheranno prima o poi le risorse cognitive, emotive ed affettive per lavorare sulle possibilità esistenziali dell’altro.

In considerazione di ciÃē ÃĻ nato Trame un percorso formativo che consente a chi cura di prendersi cura di se utilizzando il linguaggio teatrale. Attraverso un vasto repertorio di esercizi e tecniche normalmente utilizzate per la formazione degli attori, Trame offre un’esperienza di formazione centrata sull’allenamento del corpo e della sua dimensione emozionale ed affettiva. Intercettando pertanto una lacuna tutt’ora esistente nei tradizionali percorsi formativi, il metodo mira ad allenare il sapere del corpo per sviluppare autoconsapevolezza e riflessività sul proprio agire professionale.

Sul sito della manifestazione ArtLab Bergamo 2020 ÃĻ stato pubblicato il resoconto della sessione di lavoro denominata

“Lezione appresa 2. Curare i Curanti. Curare la Società” Sulla pagina ÃĻ disponibile un videoclip sugli interventi

Riferimenti bibliografici principali:
Tesauro T. (2022) a. Theatre and professional training: The Trame method,  in The British Journal of Social Work, The British journal of social work, Vol.52 (8), p.5009-5026


Tesauro T. (2022) b. On Stage without a Script. A Theatrical Workshop for Professional Training, in Theater(s) and Public Sphere in a Global and Digital Society, Volume 2, p. 129-141


Tesauro T. (2022) c. Il laboratorio teatrale per sviluppare la riflessività negli operatori socio-sanitari, in Milione A., Tesauro T. (a cura di) L’apprendimento permanente degli adulti. Esperienze e pratiche. Pavia: Edizioni Altravista.

 

Read More

LABORATORIO PAIDEIA 3

LABORATORIO PAIDEIA 3

Il progetto si inserisce all’interno del Piano di Attività per l’Innovazione dell’Istruzione degli Adulti (P.A.I.DE.I.A.) finalizzate a sostenere e favorire la messa a regime dei nuovi assetti organizzativi e didattici previsti dal DPR 263/12. Le attività di ricerca coinvolgono l’IRRPPS e la rete dei CIPIA della Campania (con il CIPIA di Salerno quale ente capofila) per la sperimentazione di prodotti elaborati ad esito delle attività e degli interventi realizzati nell’ambito del Piano PAIDEA 2, anche ai fini di una loro validazione e diffusione. Lo scopo del progetto ÃĻ quello di promuovere una progettazione condivisa delle Unità di Apprendimento (UdA) dei percorsi di I livello –II periodo didattico e II livello – I periodo didattico.

L’attuazione di processi di innovazione professionale e organizzativa richiede lo sviluppo di nuove capabilities individuali e collettive che si articolano intorno all’adozione di nuove metodologie, allo sviluppo di nuove regolamentazioni e nuovi artefatti che implicano complessi assemblaggi di discorsi, reti sociali e tecnologie. La sperimentazione si pone in questa prospettiva generale e persegue l’obiettivo particolare di incrementare la conoscenza curricolare e l’apprendimento organizzativo per il raccordo dei segmenti di istruzione di primo e secondo livello. L’approccio epistemologico cui afferisce l’idea progettuale comprende diverse matrici teoriche che configurano le organizzazioni come “sistemi sociali di apprendimento”. In questa ottica si realizzano attività laboratoriali che nella prospettiva metodologica della Ricerca-Azione implementano un dispositivo di Progettazione Partecipata delle Unità di Apprendimento (Uda) afferenti all’asse logico matematico e all’asse dei linguaggi. Le strategie adoperate sono finalizzate alla “messa in opera” di uno spazio di dialogo che incrocia i saperi e le esperienze professionali dei diversi attori coinvolti, al fine di individuare e sperimentare nuove azioni efficaci che promuovano un miglioramento nel processo di apprendimento e pratiche di lavoro congiunto.

  • Paolo Landri, Anna Milione, Sandra Vatrella, Tiziana Tesauro.

Read More

Bike & Society

Bike & Society

Background

L’introduzione degli incentivi ha determinato un notevole incremento per l’acquisto delle bici. L’emergenza del Coronavirus, i dispositivi di immunizzazione e di social distancing hanno rilanciato la bici come mezzo di trasporto nello spazio urbano ed extraurbano. Hanno, inoltre, posto le premesse per la possibilità di concepire la bici come un vettore di trasformazione e di innovazione sociale, con effetti piÃđ ampi sul versante del cicloturismo e della pratica sportiva.

I benefici della bici sono noti e ben documentati sul piano scientifico per la salute e la mobilità. D’altro canto, lo stato di emergenza ha creato una finestra di opportunità per un uso diffuso. Non piÃđ confinato in circoli amatoriali, ma aperto ad un suo piÃđ ampio innesto nelle configurazioni della mobilità urbana ed extraurbana. I dati d’acquisto di nuove bici sono molto incoraggianti. Le vendite hanno fatto registrare degli aumenti piÃđ che significativi. Circa 550 mila biciclette, secondo i dati forniti di recente dalla Confindustria ANCMA, sono state comprate dal momento in cui i negozi sono stati riaperti, determinando in alcuni caso un aumento della domanda e, a cascata un ulteriore impulso alla offerta che si ÃĻ trovata, talora spiazzata di fronte ad un incremento inatteso. La politica dell’incentivo ha, dunque, intercettato efficacemente i nuovi bisogni di mobilità post-Covid19 e, sollecitato, in parte la loro ridefinizione, innestandosi sulla transizione verde che riflette l’emergente Zeitgest verso modalità di mobilità sostenibili.

L’aumento del ‘parco bici’ disponibile non si traduce, tuttavia, in modo automatico in piÃđ bici circolanti. La disponibilità di una tecnologia, infatti, non implica necessariamente il suo uso. La storia delle innovazioni indica che le tecnologie non sono oggetti indipendenti dai contesti, ma che si innestino in configurazioni sociali che le accompagnano, le supportano e ne garantiscono la utilizzabilità. Per avere piÃđ bici circolanti si tratta di costruire, quindi, una ecologia della bici, che accompagni, intersechi, complementi e in alcuni casi sostituisca, la cosmo-tecnica dell’auto, ovvero quella complessa configurazione sociale, tecnica e culturale che struttura la mobilità contemporanea all’interno dei nostri spazi urbani ed extra-urbani.

La costruzione di ecologie ciclabili richiede, in particolare, una prospettiva di innovazione sociale: lo sviluppo di un approccio interdisciplinare, nel quale saperi tecnici, economici e sociali siano in grado di accompagnare il ridisegno di paesaggi e le città. Tale prospettiva che anima le esperienze positive di città bike friendly come Amsterdam e Copenaghen non trova corrispettivi analoghi nel nostro paese. Se, infatti, il mondo dell’auto ÃĻ stato oggetto di ricerche approfondite nel periodo del boom economico da diversi punti di vista disciplinari, le ricerche sulla bici in economia, sociologia, scienze motorie, architettura, ingegneria, diritto, storia, etc sono frammentate, se non in alcuni casi non sufficientemente sviluppate. I processi di formazione delle figure professionali del settore non possono contare su un impianto conoscitivo consolidato, che potrebbe sostenere le riconfigurazioni degli spazi in modalità green. Vi ÃĻ la necessità, dunque, di generare conoscenza interdisciplinare, sostenere lo sviluppo di identità professionali, attivare processi di formazione che possano sostenere le forme di mobilità sostenibili.

Progetti: 

MOOC su Bike and Society

Prodotti della ricerca: 

Presentazione progetto Bike and Society

Seminari Bike & Society e registrazione delle sessioni

DataRelatoreDiscussant Titolo contributo e link alla registrazione
22 marzoMaria Cristina CaimottoPaolo Landri – Gli utenti della strada, identità fluide e in conflitto
26 aprileRaffaele Di MarcelloAnna Maria Zaccaria – Turismi in bicicletta: casi italiani e prospettive
17 maggioLuca Simeone
Simona Larghetti
Alex Giordano – Ciclismo urbano, terzo settore e innovazione sociale
31 MaggioEleonora BelloniFrancesco Pirone – La mobilità ciclistica in Italia. Una prospettiva storica
28 GiugnoFrancesco PironeLuca Bifulco – Il ciclismo come pratica sportiva e fisico-motoria in Italia
Rinviato ad altra dataPaolo Landri/Graziella RossiniEmiliano Grimaldi – ‘Bike to school’ ovvero la paziente costruzione di ecologie ciclabili
27 SettembrePaolo MaguaddaAssunta Viteritti – Come nasce l’innovazione nell’industria della bicicletta? Il caso della “gravel bike”
25 OttobreMario Tirino/Lorenzo Di PaolaGino Frezza – La mediatizzazione dell’esperienza ciclistica. Il caso di applicazioni in Realtà Virtuale (VR)
29 NovembreDario Minervini/Patrick ZapataPaolo Landri – Practicing sustainability. The Bike Kitchen experience’
17 Gennaio 2022Mario Tirino / Simona CastellanoPaolo Landri – Pedalando senza fretta. Netnografia di una community ciclistica su  Strava
14 Febbraio 2022Marco Navarra  – Politiche europee e biking: strategie per una mobilità sostenibile.

Read More

Progetto DigitalMente

Progetto DigitalMente

Digitalizzazione e sicurezza del lavoro nell’area salernitana

Un progetto nato dalla collaborazione tra l’Irpps e l’Inail

La poderosa innovazione tecnologica della Rivoluzione Digitale, ovvero la Quarta Rivoluzione Industriale, si sta compiendo attraverso l’utilizzo delle tecnologie che spaziano in un’ampia gamma di sistemi digitali che stanno già cambiando, in tutto il mondo, gli apparati industriali e l’organizzazione del lavoro.

L’avvento della pandemia ha contribuito a rendere piÃđ evidente questo mutamento rispetto al quale il nostro Paese ÃĻ in ritardo in confronto ai principali competitor europei e internazionali. Basti considerare che prima della crisi sanitaria e poi economica legata al Covid-19 solo 1 azienda su 5 aveva adottato una strategia per digitalizzare i processi o creare supporti alla forza lavoro da remoto.

L’esplosione del lavoro agile o smart working durante la pandemia (da 500 mila a 8 milioni di lavoratori coinvolti) ripropone il tema di come il nostro Paese e il suo sistema produttivo intendano confrontarsi in futuro con questa nuova modalità organizzativa del lavoro anche per andare incontro alla sostenibilità ambientale del nostro operare.

Pertanto, l’obiettivo principale del progetto per il quale si chiede alle aziende dell’Area Salernitana di compilare il questionario, a cui ÃĻ possibile accedere tramite il link inviato via pec, ÃĻ di elaborare e diffondere delle Buone Prassi per sostenere il passaggio al lavoro agile dalla fase emergenziale a una “strutturale”, nonchÃĐ per garantire un’efficace opera di prevenzione e di sicurezza del lavoro.

In questo difficile percorso di cambiamento, scopo della diffusione delle Buone Prassi sarà quello di alimentare la fiducia e sostenere la produttività delle aziende e dei lavoratori. In secondo luogo, dal punto di vista della prevenzione, l’indagine cercherà di individuare eventuali spazi per offrire servizi di life coaching, programmi di supporto psicologico e di benessere per aiutare i dipendenti che potrebbero vivere alti livelli di stress, generati da cause differenti (overworking, disaffezione agli obiettivi aziendali ecc.).

I risultati avranno come diretta conseguenza una piÃđ approfondita conoscenza delle condizioni lavorative e un loro conseguente miglioramento a beneficio dell’azienda e degli stessi lavoratori.

Si attuerà la massima diffusione delle Buone Prassi cosÎ elaborate attraverso la divulgazione di un opuscolo che sarà disseminato a mezzo di seminari a tutte le aziende campane, oltre che salernitane coinvolte nel presente progetto.

Nota: per chi volesse partecipare all’indagine puÃē farlo inviando richiesta a:

digitalmente.cnr@irpps.cnr.it

Convegno Digitalmente

Lloyd Baia Hotel -Vietri 

30 novembre 2022

Read More